acquisto casa da costruttore

Acquisto casa da costruttore: cosa valutare

Hai deciso che è arrivato il momento di comprare una nuova casa: che sia una necessità abitativa, oppure un investimento, devi metterti al lavoro per cercare l’immobile giusto per le tue esigenze. E non è facile, perché le valutazioni da fare sono moltissime – un piccolo aiuto possiamo dartelo con le news immobiliari del nostro blog. Oggi parliamo di cosa valutare nell’acquisto casa da costruttore, i vantaggi e gli svantaggi di questa operazione.

Acquisto casa da costruttore: considerazioni preliminari.

Le case in vendita dal costruttore, come avrai visto, costano di più rispetto alle case vecchie o con qualche anno sulle fondamenta: la stessa differenza che c’è tra comprare un’auto nuova dal produttore o un’auto usata da un privato. A parte il fattore “nuovo” – che su una casa conta meno che su una macchina – quello che costa sono i materiali e le tecnologie impiegate per la costruzione della casa, sicuramente all’avanguardia rispetto a qualche anno fa. Questo per lo più (ma non soltanto) si traduce in un comfort abitativo maggiore e in un risparmio di gestione, manutenzione e bollette nel corso degli anni. Senza contare che una casa acquistata direttamente dal costruttore consente di personalizzare gli ambienti su molti aspetti, dalla disposizione degli spazi ai pavimenti e rivestimenti. Ma andiamo con ordine.

Come acquistare casa direttamente dal costruttore?

Ecco in sintesi come funziona quando decidi di comprare casa direttamente dal costruttore, passo passo quali sono gli step del processo:

  1. Fai una ricerca online sui costruttori nella tua zona e cerca informazioni sui loro progetti passati e presenti, e sulle case disponibili al momento. Già così farai una bella scremature e capirai quali sono le ditte di costruzione serie e quelle meno serie.
  2. Contatta il costruttore per chiedere maggiori informazioni sulla casa che ti interessa e per fissare un appuntamento per una visita. In questa fase non importa essere troppo scrupolosi, meglio riservare le domande per la visita.
  3. Durante la visita, assicurati di fare tutte le domande necessarie e di ottenere tutte le informazioni sulla casa, come il prezzo, le dimensioni, le caratteristiche, la data di completamento e il piano di pagamento. Porta con te un appunto con tutte le informazioni che ti servono, altrimenti rischi di scordare qualcosa.
  4. Se decidi di procedere con l’acquisto, il costruttore ti fornirà un contratto di vendita che dovrai leggere attentamente e firmare. Assicurati di comprendere tutti i termini e le condizioni del contratto prima di firmarlo.
  5. Pagherai un acconto per la casa e stabilirai un piano di pagamento per il saldo.

 

  1. Segui da vicino la costruzione della casa per assicurarti che sia completata nei tempi previsti e secondo le specifiche.
  2. Una volta completata la casa, effettua un’ispezione per verificare che tutto sia a posto e che soddisfi le tue aspettative.
  3. Firma il contratto di vendita finale e trasferisci il saldo del pagamento al costruttore.
  4. Infine, riceverai le chiavi della tua nuova casa e sarai pronto per trasferirti!

Acquisto casa da costruttore immobiliare: i vantaggi

Sicuramente i vantaggi di comprare casa dal costruttore sono molteplici, per esempio:

  • Di solito i costruttori immobiliari offrono la possibilità di personalizzare la casa scegliendo finiture, colori e materiali, in modo da soddisfare le esigenze individuali.
  • Acquistando una casa direttamente dal costruttore avrai la garanzia che la casa sia nuova di zecca e costruita secondo gli standard attuali, il che significa che la casa avrà caratteristiche e tecnologie più avanzate, ti garantirà un comfort abitativo maggiore e sarà più efficiente dal punto di vista energetico – quindi bollette meno care.
  • Molti costruttori offrono una garanzia sui loro prodotti, il che significa che qualsiasi problema o difetto della casa sarà coperto per un certo periodo di tempo.
  • Acquistare una casa direttamente dal costruttore può essere più conveniente rispetto all’acquisto di una casa già costruita e presente sul mercato immobiliare, poiché il costruttore potrebbe offrire sconti o incentivi per i primi acquirenti.
  • Comprare casa da un’impresa costruttrice significa anche avere una maggiore tranquillità rispetto all’acquisto di una casa già esistente, poiché non ci saranno problemi nascosti 8magari agli impianti) che puntualmente saltano fuori soltanto dopo l’acquisto.
  • Il valore di una casa nuova resta molto alto nel tempo, quindi se un giorno deciderai di rivenderla, sicuramente si rivelerà un buon affare.
  • Una casa nuova ti assicura una manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria irrisoria per molto tempo. Questo significa che non dovrai spendere niente per anni, perché – a meno di danni accidentali – non ci sarà niente da riparare.

Acquisto casa dal costruttore: gli svantaggi.

Più che svantaggi, dovremmo parlare di oneri, perché una casa nuova non ha difetti rispetto a una vecchia o già costruita. Ecco a cosa devi stare attento:

  • Il prezzo di acquisto al mq sarà sicuramente maggiore rispetto a una casa vecchia nella stessa zona, proprio perché è un prodotto nuovo.
  • Esiste il rischio che il costruttore fallisca durante i lavori o non li porti a termine: ecco perché devi valutare bene le imprese edili della tua zona, chiedendo di mostrarti garanzie ed esperienze. Oggi però la Legge tutela gli acquirenti e da settembre del 2022 ci sono molte più garanzie per chi acquista casa sulla carta.

Quanto costa comprare casa direttamente dal costruttore?

Da un punto di vista fiscale, comprare una casa dal costruttore prevede il pagamento dell’IVA, calcolata in questo modo:

  • 4% se prima casa
  • 10% se seconda casa
  • 22% se casa di lusso
  • Più ovviamente le spese del rogito e le varie imposte (circa 600€ escluso in notaio)

Come capire se un costruttore è affidabile?

Ecco, questo è il punto più importante, lo abbiamo riservato per ultimo. È importante perché è il perno della nostra strategia: una casa nuova è sicuramente un buon affare da un punto di vista economico e ci garantirà una qualità di vita più alta negli anni a venire, a patto però che sia realizzata secondo tutti gli standard di sicurezza e costruzione previsti, e che l’impresa sia affidabile. Ecco qualche suggerimento per valutare la serietà del costruttore:

  • Effettua una ricerca online, cerca recensioni e testimonianze di clienti precedenti. Informati anche attraverso il passaparola.
  • Chiedi al costruttore di fornirti referenze di clienti precedenti e contatta queste persone per avere un’idea della loro esperienza.
  • Scopri da quanto tempo il costruttore lavora nel mercato immobiliare e verifica la sua esperienza e la sua reputazione nel settore – diffida delle imprese neonate, il più delle volte te ne potresti pentire.
  • Verifica che il costruttore sia autorizzato a operare nel tuo stato o regione e se ha tutte le autorizzazioni necessarie per la costruzione di edifici residenziali.
  • Controlla se il costruttore ha ottenuto le certificazioni necessarie e le competenze per la costruzione di edifici sostenibili.
  • Visita almeno un paio di progetti precedenti del costruttore per vedere la qualità del lavoro svolto, meglio se a distanza di qualche anno, e parla con i proprietari per avere un’idea della loro esperienza.
  • Valuta la comunicazione con il costruttore: è sempre disponibile e risponde alle tue domande in modo chiaro e preciso? Ti dà informazioni aggiornate sullo stato della costruzione della casa?
  • Scegli un costruttore che ci mette la faccia e che sia conosciuto nella zona.

Noi di Rigotti Costruzioni la faccia e l’esperienza ce le mettiamo da tre generazioni, perché siamo più che sicuri della qualità del nostro metodo di lavoro. Completa il form qui sotto e richiedi tutti dettagli che stanno dietro al nostro metodo di costruzione degli appartamenti e delle case, il Metodo ER, che ti permette di avere la casa dei tuoi sogni, secondo quello che hai sempre desiderato per te e per la tua famiglia!

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    classe energetica degli edifici

    Classe energetica di un edificio: cos’è e come si calcola?

    Sai qual è la classe energetica della tua casa? Se ci abiti da tanto tempo, probabilmente no, ma se al contrario l’hai appena comprata – o presa in affitto – sai rispondere con la precisione di un ingegnere! La classe energetica di un edificio è molto importante e troppo spesso sottovalutata, per questo voglio approfondire l’argomento e spiegarti per quale motivo dovresti conoscerla.

    A cosa serve la classe energetica degli edifici?

    Partiamo dalla base: la classe energetica degli edifici serve a valutare l’efficienza energetica di un edificio e a fornire informazioni sulle sue prestazioni dal punto di vista del consumo di energia. Quindi, in parole povere, ti serve per sapere quanto consuma la tua casa e quanta energia ti serve per raffreddarla e per riscaldare gli ambienti e l’acqua dei rubinetti. Questa valutazione si basa su una serie di parametri predefiniti, come ad esempio l’isolamento termico, l’efficienza del sistema di riscaldamento (di qualunque tipo) e di raffreddamento, la presenza di fonti di energia rinnovabile e il consumo annuale di energia, oltre ad aspetti come la zona climatica, l’esposizione delle facciate e tutto ciò che può influire sui consumi di energia.

    Come si calcola la classe energetica degli edifici?

    Come abbiamo detto, la classe energetica degli edifici è calcolata attraverso la valutazione di una serie di parametri che influenzano il consumo di energia dell’edificio. In generale, il calcolo della classe energetica prevede i seguenti passaggi:

    • Analisi delle caratteristiche dell’edificio: forma, superficie, esposizione, materiali e tecniche utilizzate per l’isolamento termico, la presenza di infissi ad alta efficienza energetica.
    • Analisi del sistema di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione dell’edificio, valutando l’efficienza dei generatori di calore e dei sistemi di distribuzione dell’aria.
    • Verifica della presenza di fonti di energia rinnovabile, ad esempio pannelli solari, impianti geotermici, pompe di calore eolici, raccolta dell’acqua e altri ancora.
    • Misurazione del consumo di energia dell’edificio attraverso la lettura dei contatori.
    • Elaborazione dei dati raccolti e attribuzione della classe energetica in base a una scala di valutazione predeterminata.

    Il calcolo della classe energetica viene effettuato da tecnici specializzati (certificatori energetici), che utilizzano speciali strumenti e software per le misurazioni. Ed è importante sapere che in Italia la valutazione della classe energetica è obbligatoria per legge – se vuoi approfondire il tema qui trovi la disciplina dell’edilizia energetica italiana nel decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192.

    Come si legge la classe energetica di una casa?

    La classe energetica segue una scala espressa in lettere (A, B, C, D, E, F o G): ogni lettera indica il livello di efficienza energetica dell’edificio. La classe A rappresenta il livello più alto di efficienza energetica (quindi consumi minori), mentre la classe G rappresenta il livello più basso (consumi maggiori). Di conseguenza, gli edifici con una classe energetica più alta (che consumano meno energia) sono più sostenibili e rispettosi dell’ambiente, e ti consentono di risparmiare sulle bollette.

    Perché è importante conoscere la classe energetica della casa?

    La classe energetica è importante perché fornisce informazioni utili ai proprietari e agli acquirenti di immobili, ma anche alle autorità pubbliche, che possono utilizzare queste informazioni per promuovere politiche energetiche più sostenibili e per incentivare il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Ricorda che prestazioni energetiche più alte significano risparmio in bolletta, ma al tempo stesso anche minore inquinamento e minore sfruttamento delle risorse naturali del Pianeta.

    Conoscere la classe energetica della casa è importante per diversi motivi:

    • Consente di valutare le prestazioni del sistema di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione. In questo modo, è possibile identificare eventuali problemi di inefficienza e pianificare interventi di miglioramento.
    • Consumare meno energia e ridurre quindi le spese per la bolletta energetica e l’impatto ambientale della casa, contribuendo alla lotta al cambiamento climatico – ecco un articolo sull’efficienza energetica per risparmiare e proteggere l’ambiente.
    • La classe energetica dell’immobile influisce sul valore di mercato della casa: una casa con una classe energetica alta vale di più e può essere venduta a un prezzo superiore rispetto a una casa con una classe energetica bassa.
    • In alcuni casi (e molto presto sarò così in tutti i casi) le case con una classe energetica bassa non possono essere vendute o affittate.
    • Esistono incentivi e agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici con una classe energetica bassa.

    Devi migliorare la classe energetica della tua casa?

    La classe energetica della tua casa è molto importante per tuti i motivi che abbiamo visto, ma lo sarà sempre di più nel prossimo futuro, perché l’Unione Europea sta programmando l’adeguamento (obbligatorio per legge!) di tutti gli edifici nei Paesi dell’Unione. Nello specifico, con la Direttiva UE Case Green tutti gli edifici residenziali dovranno salire in classe E entro il 2030, e poi in classe D entro il 2033; tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni entro il 2028. Il problema è che in Italia l’80% degli edifici residenziali, attualmente, è il classe G: questo significa che molto probabilmente anche la tua casa dovrà adeguarsi alla nuova normativa, con un esborso economico non indifferente.

    L’efficienza energetica degli immobili è al primo posto.

    Insomma, l’efficienza energetica della casa conta moltissimo oggi, e conterà sempre di più domani, perché non soltanto consente di risparmiare sulla bolletta e di sostenere l’ambiente, ma che ci piaccia oppure no dovremo adeguarci per legge e portare la nostra casa a una classe energetica più alta.

    Ecco perché, da costruttore, conosco bene l’argomento e voglio fornire a tutti una casa in classe energetica alta, che garantisca bassi costi di esercizio e un’alta qualità di vita, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Da qui, dopo anni di studio e di esperienza, è nato il mio innovativo metodo di lavoro: il Metodo ER. Con il Metodo ER, le case che costruisco ti assicurano spese molto minori grazie alle soluzioni pensate per la massima riduzione dei consumi, utilizzando particolari tecniche di costruzione e tecnologie di impianti che ti garantiscano il risultato migliore sul mercato: non lascio niente al caso.

    Completa il form qui sotto e ricevi tutti dettagli del mio metodo di costruzione delle case ad alta efficienza energetica e a bassa impronta ecologica, il Metodo ER, che ti permette di avere la casa dei tuoi sogni perfetta per la tua famiglia e per l’ambiente che vivi ogni giorno.

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      case bioarchitettura

      Bioarchitettura: l’architettura sostenibile per la tua futura casa

      In questo periodo sentiamo molto parlare di bioedilizia e di bioarchitettura, di risparmio energetico e di efficienza energetica, da una parte per l’aumento del costo dell’energia avvenuto negli ultimi anni dall’altra (anche) per la decisione del Parlamento Europeo che ha approvato la direttiva green, con la quale obbligherà gli edifici residenziali e non ad adeguarsi ad alti standard in materia di efficienza energetica entro i prossimi 7 e 10 anni. E ovviamente per un motivo sempre attuale: la sostenibilità ambientale e il dovere civico e sociale che abbiamo nei confronti del Mondo. Ma cosa si intende per bioarchitettura o per casa ecologica?

      Che cos’è la bioarchitettura?

      La bioarchitettura è una disciplina che si occupa della progettazione di edifici e spazi abitativi che tengono conto dei principi biologici, ecologici e di sostenibilità, quindi della qualitò di vita e della salute umana, animale e vegetale. La bioarchitettura e la bioedilizia utilizzano quindi materiali naturali e rinnovabili, minimizzando il più possibile l’impatto ambientale degli edifici considerando il loro ciclo di vita completo, dalla costruzione all’uso quotidiano, fino alla demolizione. Gli edifici bioarchitettonici sono infatti progettati per interagire in modo armonioso con l’ambiente circostante, utilizzando ad esempio tecniche di efficienza energetica, di raccolta e utilizzo dell’acqua piovana, di ventilazione naturale e di illuminazione naturale. Inoltre, la bioarchitettura tiene in considerazione la salute e il benessere degli occupanti, ad esempio attraverso l’utilizzo di materiali atossici all’interno e con la creazione di spazi verdi che favoriscono il contatto con la natura

      Quali sono gli obiettivi della bioarchitettura?

      Gli obiettivi della bioarchitettura partono dal concetto di creare edifici che siano sostenibili, salutari, rispettosi degli animali e in armonia con l’ambiente circostante, utilizzando materiali sostenibili e rinnovabili. In particolare:

      • Creare edifici che puntano alla sostenibilità ambientale, che utilizzano le risorse in modo efficiente e che hanno un impatto ambientale ridotto, attraverso l’utilizzo di materiali naturali, l’uso di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e la progettazione di edifici che soano in grado di produrre il proprio fabbisogno energetico.
      • Creare ambienti interni che favoriscano la salute umana, il benessere psicologico e fisico degli occupanti, ad esempio attraverso la scelta di materiali non tossici, la ventilazione naturale, una disposizione degli spazi che promuove il movimento e il contatto con la natura.
      • Creare ambienti interni ed esterni che rispettano le esigenze anche degli animali, attraverso la progettazione di spazi verdi che ne favoriscano la presenza, la scelta di materiali che non causano stress o disagio agli animali.
      • Creare edifici in armonia con l’ambiente circostante, utilizzando le caratteristiche del paesaggio per ottenere una maggiore efficacia del progetto.
      • Utilizzare materiali sostenibili e rinnovabili, riducendo l’uso di materiali tossici o inquinanti.

      I vantaggi di una casa in bioarchitettura.

      I vantaggi della bioarchitettura sono molteplici: se stai orientando la tua scelta su una casa realizzata in bioedilizia, ecco che cosa guadagnerai:

      • L’utilizzo di materiali naturali e la ventilazione naturale migliorano la qualità dell’aria interna ed esterna, riducendo i rischi per la salute associati all’inquinamento.
      • La bioarchitettura cerca di minimizzare l’uso di energia per il riscaldamento, il raffreddamento e l’illuminazione, ad esempio, attraverso l’uso di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico, l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia e la progettazione di edifici che siano in grado di produrre la loro energia. Ciò porta a un minor impatto ambientale e a una maggiore efficienza energetica ed economica.
      • L’uso di materiali naturali, la ventilazione naturale, la disposizione degli spazi e l’illuminazione naturale migliorano il comfort degli occupanti, riducendo il rischio di malattie legate a condizioni insalubri.
      • Gli ambienti interni che promuovono il contatto con la natura e la luce naturale possono avere un effetto positivo sulla salute mentale degli occupanti.
      • La bioarchitettura cerca di creare edifici che siano in armonia con l’ambiente circostante e che rispettino le esigenze degli animali, migliorando la qualità della vita sia per gli occupanti che per gli animali che vivono intorno all’edificio.

      Gli svantaggi della bioarchitettura.

      Rovescio della medaglia, la bioarchitettura si porta dietro svantaggi che devi considerare per valutare la bontà del tuo investimento immobiliare. Nello specifico:

      • L’utilizzo di materiali naturali e tecnologie efficienti dal punto di vista energetico comporta costi maggiori di costruzione e di manutenzione dell’edificio.
      • Alcune tecniche e materiali utilizzati in bioarchitettura possono limitare le opzioni di progettazione e lo stile architettonico
      • L’uso di materiali naturali può richiedere una maggiore attenzione e manutenzione rispetto ai materiali sintetici.
      • Alcuni materiali naturali utilizzati in bioarchitettura potrebbero non essere facilmente disponibili o potrebbero essere costosi.

      Quanto dura una casa in bioarchitettura?

      La durata di una casa in bioedilizia dipende da vari fattori, come il tipo di materiali utilizzati nella costruzione, il clima e l’ambiente circostante, la manutenzione e la cura dell’edificio e altri fattori. Tuttavia, in generale, le case in bioedilizia sono progettate e costruite per durare a lungo termine, in alcuni casi anche più a lungo rispetto alle case tradizionali. Questo perché nella bioedilizia si tende ad utilizzare materiali di alta qualità, come legno massiccio, paglia, argilla, pietra naturale, che hanno una buona resistenza alle intemperie e un basso impatto ambientale. Materiali naturali che fra l’altro hanno buone proprietà di isolamento termico e acustico, che contribuiscono a mantenere un ambiente interno confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico. Ma ricorda, la manutenzione regolare dell’edificio è essenziale per prolungarne la durata: la pulizia e la sigillatura dei giunti, la sostituzione dei materiali danneggiati e la prevenzione dell’accumulo di umidità sono fondamentali.

      Quanto costa una casa in bioarchitettura?

      Il costo di una casa in bioarchitettura dipende da numerosi fattori, tra cui il tipo di materiali utilizzati, la dimensione della casa, il grado di personalizzazione richiesto dal committente, la regione in cui viene costruita e l’esperienza dell’architetto e dell’impresa di costruzione. In generale, le case in bioarchitettura hanno un costo superiore rispetto alle case tradizionali, principalmente a causa dell’utilizzo di materiali naturali di alta qualità e di tecniche costruttive avanzate, che richiedono maggiore attenzione e cura durante il processo di costruzione. Il costo medio di una casa in bioarchitettura va dai dai 1.500 ai 3.000 euro al metro quadro, ma può essere superiore a seconda delle specifiche richieste del committente e del progetto. Se da un parte offre un notevole risparmio nel lungo periodo in bolletta in termini di efficienza energetica, dall’altra richiede costi di manutenzione più onerosi rispetto a un immobile tradizionale.

      Bioarchitettura o edilizia tradizionale?

      Come hai visto, la bioarchitettura offre molti vantaggi, sia da un punto di vista ideale che pratico, di tutti i giorni, perché migliora la qualità della vita e consente di risparmiare sulle spese di gestione e sui consumi, ma al tempo stesso è sensibilmente più costosa e impegna risorse di tempo e finanziarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria della casa.

      Noi di Rigotti Costruzioni puntiamo sempre in alto, infatti abbiamo cercato di unire i vantaggi della bioarchitettura e dell’edilizia tradizionale, garantendo ai nostri clienti case realizzate con tecniche e materiali all’avanguardia, strumenti di alta efficienza energetica e comfort per la qualità abitativa di ogni giorno, mantenendo però costi di realizzazione di mercato.

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        comprare casa sulla carta

        Comprare casa sulla carta: vantaggi e svantaggi

        Hai sentito parlare spesso dell’APE, ovvero dell’attestato di prestazione energetica, ma ti stai chiedendo perché sia così importante per la tua casa? In effetti sembra soltanto uno dei tanti aspetti da considerare al momento di una compravendita immobiliare – e neppure uno dei più importanti. Da qualche anno, e ancora di più in futuro, la certificazione energetica riveste un ruolo di primo piano quando compri, vendi o affitti una casa.

        Cosa significa comprare casa sulla carta?

        Comprare casa sulla carta significa acquistare un’abitazione che ancora non esiste fisicamente, ovvero un immobile in costruzione. Stiamo quindi parlando di un contratto stipulato tra il costruttore e l’acquirente, in cui quest’ultimo si impegna ad acquistare la casa ancora in fase di costruzione. So che cosa ti stai chiedendo: la risposta è che puoi vedere la tua futura casa in una rappresentazione grafica (rendering) così realistica da sembrarti una foto o un video. E naturalmente puoi vedere fisicamente il cantiere, ovvero il luogo dove sorgerà la tua casa. Questa è  una pratica molto diffusa soprattutto nei contesti e nelle zone di forte sviluppo immobiliare, perché particolarmente conveniente sia per il costruttore che per l’acquirente: il primo rientra dei costi prima di finire i lavori, il secondo fa un buon affare perché acquista a un prezzo scontato, inferiore rispetto al mercato.

        I vantaggi dell’acquisto di una casa sulla carta

        Il vantaggio principale se hai deciso di acquistare una casa in costruzione è indubbiamente il prezzo: il costo delle case in costruzione è inferiore dal 20 al 30% rispetto a quello delle case già costruite. Ma non è finita qui, perché altro grande vantaggio risiede nel fatto che puoi personalizzare la tua nuova casa scegliendo finiture e materiali – spesso anche la distribuzione degli spazi – cosa che non è possibile quando si acquista una casa già esistente, a meno di non impegnarsi in una onerosa e faticosa ristrutturazione completa. A questo, ovviamente, si aggiungono i vantaggi di una casa nuova: impianti di ultima generazione che garantiscono comfort maggiore e costi di gestione minori, materiali più moderni, quindi casa solida, antisismica e duratura nel tempo. E strizzi l’occhio all’ambiente con un immobile a basso impatto energetico – qui parliamo di efficienza energetica e risparmio sulle bollette.

        Gli svantaggi di acquistare una casa sulla carta

        Come per ogni investimento, esistono alcuni rischi associati all’acquisto di una casa ancora in costruzione. Uno dei rischi più evidenti è rappresentato dal fatto che la casa non esiste ancora fisicamente, questo  significa che non è possibile vedere la casa prima dell’acquisto (o meglio, puoi vederla soltanto virtualmente) e che non si conosce il risultato finale della costruzione. Inoltre, potrebbe esserci un ritardo nella consegna della casa, cosa che potrebbe causarti problemi finanziari. Il rischio maggiore però è rappresentato dal costruttore: se vuoi comprare una casa sulla carta, fai tutte le ricerche del caso e assicurati che il costruttore sia affidabile e che abbia una buona reputazione nel settore. Inoltre, è importante verificare che la casa sia costruita in conformità con le normative vigenti. In questo articolo parliamo di come scegliere la casa in costruzione perfetta e dei rischi che comporta l’acquisto di un immobile sulla carta.

        Maggiori garanzia per chi acquista casa sulla carta.

        Da settembre dell’anno scorso, però, i rischi per chi decide di comprare casa dal costruttore sono davvero minimi, con l’introduzione per legge dell’obbligatorietà del modello standard di fidejussione. Funziona così: nel caso di fallimento dell’impresa edile (ovvero del costruttore), quindi se la tua nuova casa non verrà più costruita, le banche sono tenute a rimborsare tutte le somme che hai già sborsato come acconto, con gli interessi, entro 30 giorni dalla richiesta di risarcimento. Il mio consiglio, in ogni caso, è di fare tutte le verifiche possibili sulla ditta costruttrice dei lavori, perché purtroppo in questo settore se ne vedono di tutti i colori. Se è vero che verrai rimborsato della spesa economica, nessuno potrà restituirti il tempo che hai perso e nessuno ti risarcirà per la delusione.

        Casa vecchio o casa in costruzione?

        Come ti ho mostrato, i vantaggi di acquistare una casa in costruzione sono moltissimi, i rischi invece sono pochi ma molto alti. Ho cercato di fare una panoramica quanto più completa e oggettiva sull’argomento, ma per un investimento così importante questo non basta. Ecco perché ecco perché ho preparato un report gratuito che puoi ricevere via email.

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          certificazione ape

          Certificazione APE: perché è importante per la tua futura casa

          Hai sentito parlare spesso dell’APE, ovvero dell’attestato di prestazione energetica, ma ti stai chiedendo perché sia così importante per la tua casa? In effetti sembra soltanto uno dei tanti aspetti da considerare al momento di una compravendita immobiliare – e neppure uno dei più importanti. Da qualche anno, e ancora di più in futuro, la certificazione energetica riveste un ruolo di primo piano quando compri, vendi o affitti una casa.

          L’attestato di certificazione energetica spiegato facile.

          Facciamo un passo indietro: che cos’è l’APE? L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento che indica il livello di efficienza energetica di un edificio o di una singola unità immobiliare, attraverso un’analisi delle caratteristiche costruttive e impiantistiche dell’edificio stesso, classificandola in una scala che va da A4 (più efficiente) a G (meno efficiente). L’APE è obbligatorio per legge in caso di vendita o di locazione di un immobile, e fornisce informazioni utili ai proprietari e agli acquirenti (o affittuari) per valutare il consumo energetico dell’edificio e gli eventuali miglioramenti che possono essere apportati per renderlo più efficiente dal punto di vista energetico. Di solito, a meno di casi particolari, questo documento ha una validità di 10 anni, a patto di effettuare i controlli periodici previsti per la caldaia di casa.

          Perché è importante l’APE?

          Siamo tornati al punto di partenza, il focus del nostro articolo. In linea generale l’attestato di prestazione energetica è importante perché senza questo documento non possiamo vendere o comprare una casa, e in teoria neppure affittarla. Ma vediamo nello specifico a cosa serve l’attestato di prestazione energetica:

          • L’APE consente di valutare le prestazioni energetiche di un edificio e di identificare eventuali miglioramenti che possono essere apportati per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale e promuovendo l’efficientamento energetico.
          • L’APE protegge i consumatori (acquirenti e locatari) perché fornisce informazioni trasparenti e oggettive sui consumi energetici dell’edificio, aiutando i potenziali acquirenti o affittuari a valutare le spese per la gestione energetica dell’immobile prima di effettuare una qualunque scelta.
          • Avere un buon livello di efficienza energetica aumenta il valore di un immobile sul mercato, rendendolo più appetibile per i potenziali acquirenti o affittuari.
          • L’APE è obbligatorio per legge in caso di vendita o affitto di un immobile: non si scappa, avere un attestato di efficienza energetica valido è un requisito indispensabile.

          In ultimo, per restare in tema, l’APE assume sempre più importanza in ambito legislativo perché secondo le nuove linee guida del Parlamento Europeo, dal 2030 in poi, prima di poter vendere un immobile, il proprietario potrebbe essere chiamato a interventi di riqualificazione energetica anche con modifiche sostanziali dell’immobile: la nuova certificazione potrebbe diventare molto più stringente – vedi articolo del Sole24 in materia di Europa, case ed efficienza energetica.

          Come ottenere la certificazione energetica APE?

          Non è semplice districarsi nella burocrazia immobiliare, infatti una delle domande più frequenti sull’argomento è: chi rilascia il certificato di classe energetica per una casa? Per ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica è necessario affidarsi ad un tecnico abilitato. Ecco come devi fare:

          1. Scegli un tecnico abilitato, puoi consultare l’elenco dei professionisti abilitati sul sito del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) o degli Architetti (AWN), oppure attraverso altri enti abilitati. In rete trovi decine, forse centinaia di servizi di certificazione energetica, ma ti consiglio di affidarti a professionista magari chiedendo un consiglio ad architetti, geometri o ingegneri di tua conoscenza e fiducia.
          2. Fissa un appuntamento con il tecnico che si occuperà della certificazione energetica: dopo aver visitato l’immobile, raccoglierà le informazioni sulle caratteristiche costruttive e impiantistiche per verificare il livello di isolamento termico, la presenza di ponti termici e le caratteristiche degli impianti tecnologici.
          3. A questo punto il tecnico elabora il rapporto di valutazione energetica, che include il calcolo del consumo energetico dell’immobile, l’indicazione della classe energetica, delle eventuali migliorie da apportare per aumentare l’efficienza energetica, e tutta una serie di informazioni tecniche sulle caratteristiche dell’edificio.
          4. Alla fine il tecnico abilitato rilascia l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), che ha una validità di 10 anni, a patto che tu esegua i controlli periodici della caldaia.

          Quanto costa la certificazione energetica APE?

          Punto molto importante che non ho trattato di proposito nel paragrafo precedente, per due motivi: il costo è molto basso, e la certificazione è comunque obbligatoria. In ogni caso, il costo della certificazione energetica è variabile a seconda della dimensione e della complessità dell’immobile, oltre che della regione e dalla città in cui si trova. In genere, il prezzo può oscillare dai 100 a 400 euro, di solito il costo dell’APE si aggira sui 150€ secondo le stime effettuate dalle associazioni di consumatori.

          Ho tralasciato questo punto nel paragrafo precedente, dicevo, anche per un altro motivo: l’APE è un documento importante, ma ancora più importante è la corretta classificazione energetica, quindi ti consiglio di affidarti a un vero tecnico professionista e di diffidare di chi, sul web o nel mondo fisico, offre certificazioni energetiche a prezzi troppo bassi: di solito questi individui conducono indagini sommarie e superficiali, per risparmiare tempo e risorse, senza arrivare a una panoramica corretta e completa delle reali caratteristiche dell’immobile in termini di efficienza energetica.

          Cosa serve per ottenere un attestato APE?

          Qui torniamo al punto precedente: per richiedere un certificato energetico per la tua casa non devi fare altro che contattare un tecnico specializzato, al resto penserà lui attraverso il sopralluogo e l’esame delle caratteristiche degli elementi costruttivi e degli impianti, riportando nel documento la classe energetica della tua casa. Nello specifico, il tecnico esaminerà:

          • Caratteristiche strutturali e di esposizione dell’immobile
          • Murature e tipologia di infissi
          • Impianti presenti per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda ad uso sanitario
          • Presenza di impianti di ventilazione meccanica
          • Presenza di sistemi di produzione dell’energia da fonti rinnovabile

          Come scegliere il tecnico per la certificazione APE?

          Ormai lavoro in questo settore da molti anni e ne ho viste davvero di tutti i colori, quindi voglio darti un consiglio per la scelta del tecnico che certificherà l’efficienza energetica del tuo immobile. Voglio dirti soprattutto cosa non fare. Anzitutto ti consiglio di chiedere ad architetti, geometri o ingegneri di tua fiducia di indirizzarti nella scelta, ma se questo non fosse possibile o tu non trovassi una persona di fiducia, diffida dei prezzi troppo bassi (ovvero sotto i 150€) e dei tecnici che non effettuano il sopralluogo (che invece è obbligatorio per legge). Evita l’intermediazione di portali o società del settore, porterebbe a un aumento di prezzo della certificazione energetica  ingiustificato e inutile.

          L’importanza della certificazione energetica per la tua nuova casa.

          La classe energetica di un immobile è importante, come abbiamo visto, perché non soltanto consente di calcolare i costi e il comfort abitativo di una casa, ma per legge è diventata ormai imprescindibile: le normative nazionali ed europee vanno nella direzione di una stretta sempre più aggressiva per gli immobili con scarsa efficienza energetica. Questo significa che le case vecchie non sono e non saranno più un buon investimento, perché i lavori per adeguare le prestazioni energetiche alla normativa diventeranno troppo onerosi – qui parliamo di riqualificazione (anche) energetica.

          Ecco perché ti consiglio di valutare invece l’acquisto di un immobile di nuova costruzione, o comunque con una buona classe energetica (dalle classe D a salire) – qui approfondiamo il perché conviene scegliere case a basso consumo energetico.

          Io stesso, come costruttore, assicuro ai miei clienti immobili ad alta efficienza energetica attraverso il Metodo ER, studiato per la massima ottimizzazione dei consumi, utilizzando particolari tecniche di costruzione e tecnologie di impianti che ti garantiscano il risultato migliore sul mercato: non lascio niente al caso.

          Completa il form qui sotto e ricevi tutti dettagli del mio metodo di costruzione delle case ad alta efficienza energetica, il Metodo ER, che ti permette di avere la casa dei tuoi sogni perfetta per la tua famiglia, con i costi di riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda ridotti al minimo, e la garanzia di altissimi standard di qualità su materiali e tecnologie. Per fare un investimento intelligente anche sul lungo periodo.

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            casa nuova

            Come acquistare una casa nuova: guida passo passo

            Da molti anni costruisco e vendo case, ma poche volte ho visto qualcuno davvero preparato all’acquisto di una casa nuova. Tutti noi ci portiamo dietro un po’ di ignoranza e qualche insicurezza quando dobbiamo comprare casa, perché è un passo molto importante e complesso, forse l’investimento più grande che abbiamo fatto fino ad oggi: dubbi e incertezze sono sintomo di intelligenza e responsabilità, anche per chi, come me, lavora nel settore immobiliare. Proprio grazie al mio lavoro ho avuto modo di osservare e di capire quali sono le richieste e domande più frequenti per comprare casa nuova, quali i punti di forza e di debolezza di questa grande operazione. Vediamoli insieme.

            Studia il mercato.

            Prima ancora di visitare le case, occorre studiare un po’. Devi conoscere l’offerta e la domanda del mercato, soltanto così potrai valutare la convenienza del tuo investimento. Ad esempio, i prezzi in una determinata zona potrebbero essere in discesa, oppure in salita, quindi potresti aspettare e avere un margine di trattativa migliore, o al contrario dovresti fare un’offerta subito. Informati anche sui nuovi progetti in zona per quanto riguarda edilizia e infrastrutture, novità che di solito condizionano il mercato.

            Scegli la zona giusta dove comprare casa.

            Reputo questo il fattore più importante di tutti: la scelta del luogo, della zona e del quartiere dove comprare casa nuova è il perno del tuo investimento. Devi valutare attentamente ogni dettaglio in base all’investimento che hai deciso di fare: stai mettendo le radici o sei soltanto di passaggio per qualche anno? Vivrai nella casa che stai acquistando o la metterai a reddito in affitto?

            Ogni zona ha le proprie peculiarità: alcune sono perfette per una famiglia con bambini, altre risultano meno comode per la vita di tutti i giorni ma sono ottime per gli affitti turistici (pensa al centro storico delle grandi città), altre ancora consentono l’affitto di stanze per studenti, infine ci sono zone nelle quali non conviene investire sotto alcun punto di vista. Insomma, scegli la zona giusta per l’uso che farai della tua nuova casa.

            Cerca la tua nuova casa con metodo.

            Hai trovato una o più zone giuste per il tuo investimento economico e di vita, adesso è arrivato il momento di cercare l’immobile dei tuoi sogni. Il mio consiglio è di farlo con metodo, ovvero riportando su un foglio cartaceo oppure digitale Excel tutti dati delle case che ti possono interessare, ogni dettaglio: in questo modo, dopo un paio di settimane, avrai una panoramica attendibile del mercato immobiliare della zona. Altro consiglio: chiama subito, quando vedi un annuncio che ti interessa, perché gli affari migliori volano via anche in un giorno o due.

            Visita le case in vendita.

            Le foto sono ingannevoli, dagli annunci non si capisce niente: ecco perché ti consiglio di non essere troppo selettivo durante la ricerca, ma di andare a vedere anche case che non ti sembrano adatte al tuo investimento e alle tue esigenze (nel bene e nel male). Farai perdere un po’ di tempo agli agenti immobiliari, ma ne guadagnerai moltissimo in esperienza, così sarai più preparato quando arriverà il tuo momento. Comprare casa è un’operazione molto complessa e importante, ma la maggior parte delle persone lo fa senza alcuna preparazione – è una cosa da matti, se ci pensi. Tu invece arriverai preparato!

            Valuta l’investimento con attenzione.

            La spesa per la tua nuova casa non è certo l’unico costo che dovrai sostenere, considera anche le altre spese legate all’acquisto come le imposte, il notaio, l’agenzia immobiliare e l’istruttoria per il mutuo. Senza contare gli eventuali lavori di ristrutturazione che vorrai affrontare per rimettere a posto la tua nuova casa (meglio farli subito, perché una volta che ti trasferisci diventa un vero incubo). Il consiglio, quindi, è di considerare all’interno del budget per la casa una spesa maggiorata del 10% per l’acquisto e da 500 a 1.000e al metro quadro per la ristrutturazione.

            Controlla la documentazione e lo stato dell’immobile.

            Hai adocchiato una nuova casa, è nella zona giusta, le dimensioni sono perfette e tutto sommato sembra in buone condizioni. Hai controllato gli impianti? Rifare un impianto elettrico costa qualche migliaio di euro, per quello idraulico ne servono pure di più. Altrettanto importante, controlla che la documentazione dell’immobile sia in regola: con una visura catastale puoi verificare permessi di costruzione e planimetria, ma dovrai controllare anche da dove proviene l’immobile (acquisto, eredità, donazione…) e capire se gravano ipoteche o altre magagne sulla casa. Per finire, visiona la classe energeticaqui parliamo di case a basso consumo energetico – e dai un’occhiata ai regolamenti condominiali e ad eventuali rate condominiali non pagate, che ti verrebbero addebitate fino ai due anni precedenti.

            Fai la proposta di acquisto.

            Hai scelto la tua nuova casa, sei sicuro e intendi fare una proposta al venditore. Se hai trovato la casa grazie all’intermediazione di un’agenzia immobiliare, informati dal tuo agente sulle esigenze del venditore, chiedi quanto sia trattabile il prezzo e ovviamente non scoprire tutte le tue carte: gli agenti immobiliari, a differenza di quanto si pensi, non forzano mai le vendite al ribasso, e spesso aiutano più il venditore dell’acquirente. Insomma, fai la tua offerta e aspetta il responso del proprietario, che può accettare o rifiutare.

            La firma del contratto preliminare.

            Hai fatto la tua proposta e il venditore ha accettato, ci siamo quasi, è arrivato il momento del contratto preliminare di vendita, con il quale viene fissato il prezzo di vendita della casa e (di norma) consegni una caparra al venditore indicativamente compresa fra il 5 e il 15% del valore di acquisto. Nel compromesso stabilirai anche, in accordo con il venditore, un arco temporale entro cui dovrà avvenire il rogito, quindi il passaggio di proprietà dell’immobile.

            La firma del rogito.

            Eccoci all’atto di acquisto vero e proprio, che di solito è redatto da un notaio e controfirmato dalle parti. In questa sede pagherai il venditore, che a sua volta ti consegnerà le chiavi di casa. Arrivati a questo punto, però, occorre precisare che il notaio ha già fatto tutte le verifiche del caso sull’immobile, sia per quanto ne riguarda la provenienza e lo stato, sia per il rispetto delle norme edilizie e catastali. Il rogito, inteso come documento, deve contenere il valore di cessione dell’immobile, le modalità di pagamento e le spese sostenute dal notaio. Ricorda che i costi del rogito e quindi del notaio, se non disposto diversamente fra le parti, dovrà sostenerli l’acquirente, cioè tu che compri casa.

            Come acquistare una casa nuova? Scegliere il meglio.

            Scegliere una casa nuova non è semplice, il settore immobiliare è disseminato di trappole, la maggior parte delle case in Italia versa in cattive condizioni, gli immobili necessitano di ristrutturazioni complete e dispendiose, senza contare che la stragrande maggioranza degli edifici ha più di 40 anni ed è in classe energetica bassa, quindi saranno necessari lavori interni e/o esterni per adattarsi entro il 2030 alle nuove disposizioni europee. Ecco perché ti consiglio scegliere il meglio, ovvero un’immobile di recente costruzione che non presenterà soprese e per il quale non dovrai svenarti nei prossimi anni.

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              efficienza energetica casa

              Efficienza energetica casa: risparmia sulle bollette e proteggi l’ambiente

              L’energia è sempre più cara in termini di costo economico e ambientale, quindi stai valutando l’acquisto di una casa efficiente da un punto di vista energetico: non fa una piega. Ma quali sono i costi iniziali e quanto è il risparmio nel corso del tempo? Oggi parliamo proprio di questo, facciamo una panoramica sulle diverse classi energetiche degli appartamenti in cui viviamo e cerchiamo di capire se (e quanto) conviene scegliere una casa ad alta efficienza energetica.

               

              Risparmio e ambiente, dicevamo, sembrano due ottimi motivi per investire sull’efficienza energetica della nostra nuova (o vecchia) casa. Se questi due fattori non fossero sufficiente, arriva la legge, precisamente con una direttiva del Parlamento europeo: tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E entro il 2030, e in classe D entro il 2033. L’obiettivo a livello europeo è di raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Un obiettivo tanto concreto quanto irreale in Italia, come riportato da Sky TG24 n questo articolo sulla Direttiva casa green. Cosa ci riserva il futuro?

              L’efficientamento energetico delle case degli italiani.

              Nei prossimi anni probabilmente sarà facilitato da parte dello Stato l’accesso ai mutui e ai regimi di prestito agevolato per le ristrutturazioni energetiche, nella stessa direzione in cui la legge di Bilancio 2023 ha previsto una detrazione Irpef del 50% sull’IVA pagata per una casa di classe energetica A o B, ma forse tutto questo non basterà. Poco ma sicuro, dovremmo fare il possibile per migliorare la classe energetica della nostra casa. Ma facciamo un passo indietro: come funzionano le classi energetiche degli immobili?

              Che cos’è la classe energetica di un appartamento o di una casa?

              La classificazione energetica degli immobili è una certificazione che attesta quanto e come un immobile è in grado di utilizzare in modo sostenibile l’energia. In altre parole, è una vera e propria scala di valore che va dal massimo dello spreco (G) al massimo del risparmio (A4) dell’energia utilizzata all’interno di un’abitazione. Questo significa che se la tua casa è in classe G spendi e inquini molto di più rispetto al tuo vicino che ha una casa in classe A.

              Dal 2005 la classificazione energetica degli edifici è obbligatoria nel caso di nuova costruzione, per la vendita o la locazione, oltre che ovviamente per la richiesta di agevolazioni fiscali e bonus statali per la ristrutturazione. Ricordiamo però che la classe energetica delle case è cosa diversa rispetto alla diagnosi energetica dei condomini che affrontiamo in questo articolo del nostro blog.

              Come funziona la classificazione energetica delle abitazioni.

              Il calcolo è molto più semplice di quello che puoi immaginare: l’indice di prestazione energetica (EP) infatti viene determinato attraverso il consumo della climatizzazione estiva e invernale, la ventilazione e la produzione di acqua calda nei bagni. In termini pratici, la classificazione energetica della tua casa rileva quanta energia impieghi per arrivare e mantenere un certo stato di comfort abitativo, a seconda dunque del tipo di impianto che hai, degli infissi, della qualità dei materiali e di come è stata costruita la tua casa, infine delle fonti di energia che utilizzi (rinnovabili o meno). Tutto questo è compreso nel cosiddetto APE, ovvero Attestato di Prestazione Energetica.

              Le classi energetiche delle case.

              Come abbiamo visto, le classi energetiche delle casa sono 10 e vanno dalla G, la peggiore, fino alla A4, la migliore. Ogni lettera corrisponde a un consumo di energia differente, vediamole una per una:

              • La classe energetica G è la più bassa, ma purtroppo è molto diffusa in Italia. In questa classe energetica rientrano gli edifici costruiti prima degli anni ’80 e che hanno una dispersione termica elevata, quindi costi molto alti per scaldare o raffreddare gli ambienti.
              • Anche gli edifici di classe F sono caratterizzati da una forte dispersione termica, seppur minore rispetto ai precedenti, ma non sono certo sostenibili (ed economici) dal punto di vista energetico.
              • Quasi tutti gli edifici italiani costruiti tra gli anni ‘70 e ’90 rientrano in classe energetica E: impianto di riscaldamento a gas metano, un minimo di isolamento termico, sistemi di produzione dell’energia antiquati.
              • La categoria di edifici in classe D è sostanzialmente uguale a quella precedente, ma presenta un migliore isolamento termico dovuto a una coibentazione utile per limitare il fabbisogno di energia, diminuendo così i consumi in termini di costi e di impatto ambientale. Iniziamo a migliorare sul serio.
              • Con la classe energetica C le abitazioni si sono dotate di sistemi di produzione dell’energia più efficienti, per esempio caldaie a condensazione, valvole termostatiche ai termosifoni e buon coefficiente di isolamento termico.
              • In classe B abbiamo edifici costruiti nell’ultima decade, oppure che hanno ricevuto interventi di riqualificazione energetica importanti: consumi e impatto ambientale sono drasticamente ridotti.
              • Arriviamo alla classe A con gli immobili ad alto isolamento termico e impianti di riscaldamento e raffreddamento molto efficienti da un punto di vista energetico, infissi e serramenti di alta qualità, elettrodomestici di ultima generazione, produzione di energia da fonti rinnovabili.
              • La classe A è suddivisa in altre 4 sottoclassi A1, A2, A3 e A4 in base al consumo annuo: la A4 al momento rappresenta la migliore in assoluto.

              Perché scegliere una casa in classe A?

              Se stai pensando di acquistare un immobile, scegli una casa in classe A. Fidati. Le ragioni di questo consiglio sono molteplici e per lo più di natura pratica ed economica. Il rispetto per l’ambiente dovrebbe essere al primo posto, ma troppo spesso, purtroppo, dobbiamo fare i conti con la realtà e con il portafogli: nel caso degli immobili, però, questi due fattori (ambiente e risparmio) vanno nella stessa direzione. Ecco perché ti consiglio di puntare al massimo dell’efficienza energetica, che a ben guardare si traduce dunque in risparmio in bollette, maggiore funzionalità con isolamento acustico e termico superiore, qualità dell’aria e dunque comfort abitativo più alto.

              Non è un caso che, come indicato da un indagine di Confindustria Assoimmobiliare riportata dal Sole24Ore in questo articolo sul mercato immobiliare attuale, la maggior parte degli italiani che cercano casa vogliono un immobile in classe A. E non si fermano qui: il 55% degli intervistati dichiara di non voler acquistare per alcun motivo una casa in classe E o G, neppure con un risparmio economico considerevole. Un domanda di mercato di case ad alta efficienza energetica così diffusa oggi, si traduce domani in una richiesta ancora più forte: in poche parole, la tua casa in classe A è un ottimo investimento.

              Quanto conta l’ efficienza energetica della casa?

              In conclusione, posso dire senza alcun dubbio che l’efficienza energetica della casa conta moltissimo oggi, e conterà ancora di più domani. I vantaggi sono principalmente 3: minore impatto sull’ambiente, consumi (quindi spese) minori, rivalutazione futura maggiore nel breve, medio e lungo periodo.

              Per tutti questi motivi, da costruttore voglio permettere a chiunque di avere una casa in classe energetica alta, che garantisca bassi costi di esercizio e un’alta qualità di vita, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Da qui, dopo anni di studio e di esperienza, è nato il mio innovativo metodo di lavoro: il Metodo ER.

              Con il Metodo ER, le case che costruisco ti assicurano spese molto minori grazie alle soluzioni pensate per la massima riduzione dei consumi, utilizzando particolari tecniche di costruzione e tecnologie di impianti che ti garantiscano il risultato migliore sul mercato: non lascio niente al caso.

              Completa il form qui sotto e ricevi tutti dettagli del mio metodo di costruzione delle case ad alta efficienza energetica e a bassa impronta ecologica, il Metodo ER, che ti permette di avere la casa dei tuoi sogni perfetta per la tua famiglia e per l’ambiente che vivi ogni giorno.

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                casa in costruzione

                Come scegliere la casa in costruzione perfetta

                Quando si parla di comprare una casa in costruzione c’è molta confusione, sul web troviamo molte informazioni inesatte, quindi voglio fare una panoramica completa dell’argomento, definendo che cosa si intende per casa in costruzione e come funziona l’acquisto, quali sono le tutele di legge e le modalità di pagamento del costruttore. Ho raccolto le domande più frequenti sul tema e cercherò di rispondere in modo chiaro ma esaustivo, infine affronteremo anche vantaggi e svantaggi di questa tipologia di immobili. Partiamo subito!

                Che cos’è una casa in costruzione?

                Nel settore immobiliare, con il termine “casa in costruzione” ci riferiamo a un immobile residenziale che è ancora su carta, in progetto, ovvero deve ancora essere edificato o i lavori devono ancora terminare. In poche parole, non è ancora pronto per essere abitato, ma può essere già acquistato prima della data di consegna, prefissata comunque nel contratto di vendita. Proprio per questa ragione può presentare dei rischi, ma d’altra parte anche molti vantaggi, tra i quali una garanzia del costruttore della durata di 10 anni (art. 1669 del Codice civile) e una garanzia fideiussoria come da decreto ministeriale del 2022.

                Come si paga una casa in costruzione?

                Cominciamo con la domanda più frequente: il pagamento per l’acquisto di una casa in costruzione di solito effettuato in tranche, ovvero in diverse rate, seguendo la progressione dei lavori edili. Questo significa che l’acquirente dell’immobile pagherà una parte del prezzo all’inizio, e le rate successive in base ai progressi della costruzione. Nella maggior parte dei casi è dunque previsto un acconto, cui seguono i pagamenti periodici e una rata finale alla consegna della casa. Se hai deciso di comprare una casa sulla carta quindi fai attenzione al contratto di vendita, sul quale sono riportate cifre e tempistiche, condizioni e modalità dei pagamenti.

                Come tutelarsi quando si acquista una casa in costruzione?

                La legge italiana è molto stringente quando si tratta di compravendite immobiliari, specialmente nel caso delle case in costruzione, perché il cittadino deve essere tutelato da eventuali problemi insorti durante la fese dei lavori edili: se per esempio acquisti una casa sulla carta, e la ditta costruttrice fallisce nel bel mezzo dei lavori, rischieresti di perdere tutti i tuoi soldi. Per questo motivo il decreto legislativo 122 del 2005 regola i depositi cauzionali da parte dei costruttori, la gestione dei pagamenti da parte degli acquirenti, le misure di tutela per i lavori in corso e per la restituzione del deposito cauzionale in caso di mancata realizzazione dell’immobile.

                E dal 2022 le garanzie per l’acquisto di una casa in costruzione sono ancora più forti, perché il nuovo decreto ministeriale sancisce che l’importo previsto dalla fidejussione del costruttore – quindi i soldi che ti vengono restituiti – deve corrispondere esattamente alla cifra che hai versato, compresi gli interessi legali. Insomma, sei una botte di ferro.

                Quanto dura la costruzione di una casa?

                Domanda frequente, ma risposta difficile, perché ogni progetto e a sé, ogni ditta costruttrice ha i suoi tempi, e ci sono alcuni fattori che vanno al di là di ogni previsione, come ad esempio la difficoltò di reperimento dei materiali, le condizioni metereologiche, i ritardi imputabili a problemi burocratici o tecnici insorti all’improvviso. Posso però dire che il tempo di costruzione di una casa varia in media tra 6 mesi e 2 anni o più, a seconda delle circostanze e dei progetti.

                Cosa controllare quando si compra casa in costruzione?

                Quando si acquista una casa in costruzione, è importante fare tutte le verifiche del caso, perché stiamo comprando anzitutto un’idea e un progetto:

                ·       Verifica che il progetto sia completo e che soddisfi le tue esigenze e preferenze in ogni singolo aspetto. Il vantaggio dell’acquisto delle case in costruzione risiede anche nella personalizzazione dell’immobile a proprio gusto, ovviamente in accordo con il costruttore.

                ·       Verifica il piano finanziario per la costruzione, compresi i prezzi e le tempistiche previsti dall’impresa edile.

                ·       Leggi con attenzione il contratto di acquisto e assicurati di comprendere tutti i termini e le condizioni: se c’è qualcosa che non ti torna, per qualunque ragione, fatti aiutare da un professionista della materia o dal tuo legale.

                ·       So che può sembrare eccessivo, ma ti consiglio di verificare personalmente che il costruttore abbia ottenuto tutti i permessi necessari per la costruzione della casa: molto spesso accade il contrario, per quanto possa sembrarti assurdo.

                ·       Controlla le garanzie offerte dal costruttore, come ad esempio la garanzia sui lavori e la garanzia sulle tempistiche, la gestione del deposito cauzionale e le disposizioni per la restituzione in caso di mancata realizzazione della casa.

                ·       È importantissimo infine fare una verifica della reputazione e della storia del costruttore, nonché della loro esperienza nella costruzione di case: quali immobili hanno costruito fino ad oggi? La ditta è stata mai protestata? Approfondiamo questo punto nel prossimo paragrafo.

                Come capire se un costruttore è affidabile?

                A volte la costruzione di una casa può essere soggetta a problemi non imputabili al costruttore, ma è anche vero che di costruttori poco affidabili è pieno il mondo (e l’Italia in particolare). Quindi il mio consiglio, forse il primo in assoluto quando valuti di compare casa sulla carta, è di fare tutte le verifiche del caso sull’impresa incaricata di costruire e di vendere la tua casa. Chiedi una visura alla camera di commercio, così saprai il capitale sociale dell’azienda, il nome dell’amministratore e dei soci, dov’è la sede legale, e con un apposita visura se la ditta è stata protestata in passato o è mai fallita. Capita spesso, troppo spesso purtroppo, che il costruttore abbia costituito una società dal nulla proprio per costruire la casa o il palazzo che stai guardando: in questo caso il mio consiglio è di drizzare le antenne.

                Pro e contro di comprare una casa in costruzione.

                I vantaggi di comprare una casa in costruzione sono:

                • Possibilità di personalizzare la casa secondo le proprie esigenze e preferenze, a cominciare dai pavimenti e rivestimenti.
                • Il prezzo deve essere più vantaggioso rispetto a una casa nuova già costruita.
                • La costruzione di una casa nuova offre la possibilità di utilizzare le ultime tecnologie e i materiali più moderni, quindi sarà una casa più confortevole e solida, antisismica e duratura nel tempo.
                • Le nuove case devono essere progettate per garantire un risparmio energetico e un consumo di energia minore per riscaldamento e raffreddamento.

                Gli svantaggi di comprare una casa in costruzione sono:

                • Tempi di attesa per la consegna della casa, che possono essere lunghi anche diversi mesi o anni.
                • La costruzione di una casa può essere accompagnata da ritardi e problemi, come ad esempio problemi di permessi edilizi o di forniture, tecnici o burocratici.
                • A volte, se l’impresa non lavora bene, possono esserci costi imprevisti, come ad esempio la necessità di completare o riparare eventuali lavori non eseguiti correttamente.
                • Costruttore non affidabile o problemi non dipendenti dalla volontà dell’impresa.

                 

                Come vedi, i vantaggi di acquistare una casa in costruzione sono moltissimi, ma i rischi possono davvero crearti dei grattacapi infiniti. In questo articolo ho cercato di trovare risposta a tutti i dubbi più frequenti di chi vuole comprare casa dal costruttore, ma non basta per fare una valutazione completa: ecco perché ho preparato un report gratuito che puoi ricevere via email.

                Completa il form qui sotto e richiedi tutti dettagli che stanno dietro al mio metodo di costruzione di case, il Metodo ER, che ti permette di avere la casa dei tuoi sogni, secondo quello che hai sempre voluto per te e la tua famiglia!

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                  riqualificare casa

                  Per riqualificare casa dobbiamo per forza ristrutturare?

                  Riqualificare casa significa migliorare l’efficienza energetica e la funzionalità di un immobile, ma per farlo non dobbiamo per forza affrontare una ristrutturazione. C’è molta confusione su questo argomento, quindi voglio mettere ordine e spiegarti in che cosa consiste la riqualificazione di una casa.

                  Riqualificazione e ristrutturazione sono due cose diverse e separate.

                  Per riqualificare una casa dal punto di vista energetico non è necessario ristrutturare: voglio ribadirlo! Esistono infatti molte alternative per migliorare l’efficienza energetica (e anche l’estetica) della tua abitazione, senza imbarcarti in onerosi e noiosi lavori di ristrutturazione. Per esempio, la riqualificazione della tua casa può passare dal miglioramento degli infissi e dell’isolamento termico, dalla sostituzione degli elettrodomestici con modelli più nuovi ed efficienti, o dal cambio del sistema di riscaldamento o raffreddamento.

                  Che cos’è la riqualificazione di una casa?

                  La riqualificazione di una casa è il miglioramento delle sue caratteristiche per renderla più efficiente dal punto di vista energetico e funzionale. Può comprendere l’installazione di nuove tecnologie per migliorare l’isolamento termico e acustico, l’installazione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento più efficienti, l’ammodernamento degli impianti elettrici e idraulici, la sostituzione degli infissi (porte e finestre), la ristrutturazione degli spazi interni, la creazione di nuovi spazi abitativi, l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, e molto altro ancora. In generale, si tratta di un insieme di interventi finalizzati a migliorare la qualità della vita all’interno dell’abitazione e a ridurre i consumi energetici.

                  Che cos’è la riqualificazione energetica di un immobile?

                  La riqualificazione energetica di un immobile è il processo attraverso il quale si migliorano le prestazioni energetiche dell’edificio, con operazioni utili a ridurre i consumi di energia e le emissioni inquinanti. Puoi fare questo attraverso l’installazione di tecnologie di isolamento termico e di finestre a bassa emissione di energia, la sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento con sistemi più efficienti, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile come il solare termico o fotovoltaico, e altro ancora. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica, scalando così la classificazione verso la vetta – attualmente indicata dalla dicitura A4.

                  Quanto costa la riqualificazione energetica di una casa?

                  Come puoi immaginare, non posso indicare una cifra precisa, neppure in relazione ai metri quadri, perché dipende da molte variabili oltre alle dimensioni dell’immobile, soprattutto dallo stato attuale della tua casa e dalle tecnologie che già utilizzi. In linea generale, il costo per la riqualificazione energetica di una casa può variare da un minimo di poche migliaia di euro per interventi semplici come la sostituzione degli infissi, fino a cifre più elevate per interventi importanti e invasivi come la sostituzione degli impianti di riscaldamento o la creazione di veri e propri spazi abitativi nuovi. Esistono però molti incentivi statali e regionali che possono aiutare a coprire parte dei costi, ecco la pagina dedicata alla riqualificazione degli immobili sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.

                  Quanto consuma una casa non riqualificata?

                  Il consumo energetico di una casa dipende da diversi fattori, per esempio l’età dell’edificio, la posizione geografica, le dimensioni e il numero di abitanti al suo interno. In Italia secondo alcune stime, una casa non riqualificata consuma mediamente circa 300 kWh/mq all’anno per il riscaldamento e circa 100 kWh/mq all’anno per l’acqua calda. In questo articolo del Quotidiano del Condominio invece trovi una stima sul consumo dei termosifoni di casa. Però voglio sottolineare che questi consumi possono variare notevolmente a seconda dell’anno e delle condizioni climatiche e anche a seconda delle tue abitudini. Il concetto è questo: una casa non riqualificata non soltanto ha bisogno di più energia per produrre una certa misura di comfort abitativo, a causa dell’obsolescenza degli impianti e degli strumenti, ma al tempo stesso ha una dispersione maggiore e una minore capacità di isolamento termico, che amplificano così i consumi.

                  Meglio una casa riqualificata o una casa nuova?

                  Se dovessi scegliere tra una casa riqualificata e una casa nuova, non avrei dubbi: riqualificare una casa, alla fine dei lavori e dei conti economici, può costare di più rispetto a una casa nuova, e sicuramente richiederà altri lavori di manutenzione nel corso del tempo. L’unica motivazione per la quale sceglierei una casa riqualificata e ristrutturata, al posto di una nuova, è di natura estetica oppure affettiva: un rustico in campagna o un appartamento in un bel palazzo storico, oppure la casa dove sono nato e ho vissuto e della quale conservo stupendi ricordi. Da un punto di vista pratico ed economico, però, non avrei dubbi: nuovo è meglio di una toppa.

                  Costruire le case migliori per le persone, per il portafogli e per l’ambiente.

                  Il nostro obiettivo, come costruttori, è l’ottimizzazione energetica di ogni edificio e appartamento che costruiamo, per offrire ai nostri clienti non soltanto materiali di qualità, ma anche impianti di ultima generazione e sistemi che utilizzano energia rinnovabile, garantendo alti standard di comfort e vivibilità.

                  Vogliamo permettere a chiunque di avere una casa che garantisca bassi costi di esercizio e un’alta qualità di vita, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Da qui, dopo anni di studio e di esperienza, è nato il mio innovativo metodo di lavoro: il Metodo ER.

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                    casa ecologica

                    Il futuro è nella casa ecologica. Ma il presente?

                    Hai ma sentito parlare delle case ecologiche? È un argomento davvero interessante, perché secondo molte persone rappresentano il futuro del nostro modo di abitare, anche se in realtà siamo sicuri che sia vero soltanto in parte: il futuro del nostro settore residenziale sarà con più probabilità una commistione di know how italiano e innovazione tecnologica verde. La stessa direzione insomma che abbiamo preso noi di Rigotti Costruzioni e che sta delineando da ormai qualche anno anche la Legge con le stringenti normative sempre più green. Ma cos’è e come è fatta una casa ecologica?

                    La casa ecologica.

                    Per casa ecologica si intende un’abitazione green, ovvero ecosostenibile perché costruita con materiali ecologici e con sistemi di produzione dell’energia e di smaltimento dei rifiuti che hanno un basso impatto ambientale. Questo però non significa soltanto sostegno all’ambiente, l’energia verde si traduce anche in risparmio nel lungo periodo: le abitazioni ecologiche quindi rappresentano un investimento sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico.

                    Case ecologiche e case passive

                    Una casa passiva, o passive house, è un edificio che riesce a coprire il fabbisogno energetico dei suoi occupanti, quindi riscaldamento e raffrescamento ambientale interni, ricorrendo a dispositivi passivi della bioedilizia, sistemi di ventilazione e isolamento termico, fonti energetiche rinnovabili e recupero idrico. Non molto diversa rispetto a una casa ecologica, che comunque concede qualcosa di più alla produzione di energia ed è sicuramente, al giorno d’oggi, di più facile realizzazione pratica ed economica.

                    Perché le case ecologiche sono il futuro?

                    Secondo i dati raccolti da Legambiente, il settore immobiliare e residenziale rappresenta in termini di inquinamento circa la metà dei consumi energetici europei: un dato piuttosto allarmante per l’ambiente – e per il portafogli, se consideriamo la spesa energetica media di ogni famiglia italiana, stimata sui 2 mila euro circa. Come si legge in questo articolo del Sole 24ore sulle spese di luce e gas, le bollette sono quasi triplicate negli ultimi 3 anni.

                    I materiali utilizzati per le case ecologiche.

                    La bioedilizia, ovvero la Bibbia immobiliare per le case ecologiche, utilizza soltanto materiali naturali e riciclabili per la costruzione e per l’isolamento degli edifici, ad esempio il legno e il sughero, l’argilla e la calce, la canapa e la fibra di cellulosa. In questo modo non soltanto la costruzione rispetta alti standard ambientali, ma allo stesso modo le prestazioni energetiche per il riscaldamento e il raffreddamento garantiscono un impatto molto ridotto sul Pianeta in termini di inquinamento. Ma quanto costano?

                    Quanto costa una casa ecologica?

                    Se paragonato al costo di costruzione (quindi di acquisto) di un edificio tradizionale moderno, che rispetta quindi tutte le severe direttive nazionali ed europee, quello delle abitazioni ecologiche è decisamente più alto. Vero anche che i costi sostenuti all’inizio saranno ammortizzati nel corso del tempo, ma se paragonati alle spese sostenute per il fabbisogno energetico di una casa di nuova costruzione, la differenza si assottiglia moltissimo.

                    Risparmio energetico e impatto ambientale.

                    Gli edifici in Italia sono per la gran parte molto vecchi, ma non ci riferiamo con questo ai palazzi storici: la maggior parte del residenziale è infatti stato costruito a cavallo tra gli anni Sessanta e Ottanta, un epoca (ormai) in cui quasi non esisteva neppure il tema della sostenibilità ambientale, quindi non c’era attenzione ai materiali di costruzione e neppure alle performance energetica, tantomeno c’erano le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione. Le case ecologiche, al contrario, sono progettate con un impronta ecologica molto diversa, per esempio per quanto riguarda:

                    • isolamento termico dei rivestimenti
                    • esposizione e irraggiamento solare
                    • isolamento termico degli infissi
                    • sistemi di riscaldamento e raffreddamento a basso impatto ambientale
                    • produzione energetica da fonti rinnovabili
                    • sistemi di domotica intelligenti per la gestione dei consumi.

                    Case ecologiche e case moderne: il presente anticipa i futuro.

                    In definitiva, per ridurre l’impatto ambientale della nostra casa non dobbiamo per forza proiettarci in un futuro fatto di case in legno e isolanti naturali: oggi l’unione di sistemi di costruzione tradizionali e tecnologie innovative fa la differenza. Il nostro obiettivo infatti è l’ottimizzazione energetica di ogni edificio e appartamento che costruiamo, per offrire ai nostri clienti non soltanto materiali di qualità, ma anche impianti di ultima generazione e sistemi che utilizzano energia rinnovabile, garantendo alti standard di comfort e vivibilità.

                    Vogliamo permettere a chiunque di avere una casa che garantisca bassi costi di esercizio e un’alta qualità di vita, riducendo al minimo l’impatto ambientale. Da qui, dopo anni di studio e di esperienza, è nato il mio innovativo metodo di lavoro: il Metodo ER.

                    Con il Metodo ER, le case che costruisco ti assicurano spese molto minori grazie alle soluzioni pensate per la massima riduzione dei consumi, utilizzando particolari tecniche di costruzione e tecnologie di impianti che ti garantiscano il risultato migliore sul mercato: non lascio niente al caso.

                    Vuoi goderti anche tu uno di questi appartamenti e ridurre l’impatto ambientale dei tuoi consumi?

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